Un voto secolare alla Vergine di Oropa

Il pellegrinaggio della città di inizio maggio, ripetuto nei secoli, quest’anno si svolgerà nel pomeriggio di sabato

Massimo Minola

Sabato il pellegrinaggio delle parrocchie di Biella ad Oropa

Il tradizionale pellegrinaggio annuale delle parrocchie della città di Biella dell’inizio del mese di maggio al santuario di Oropa, quest’anno si svolgerà nel pomeriggio di sabato, una celebrazione vigiliare che liturgicamente come sempre, ci introduce nella domenica.

Gli elementi che articolano l’ avvenimento rimangono invariati e ricchi di significato ecclesiale.

Il pellegrinaggio a piedi che si snoda con un collaudato tragitto e soste oranti, è un’espressione devozionale antica e sempre nuova di preghiera, di spunti di meditazione personale e comunitaria, di cammino fatto insieme. Segno eloquente dell’essenza della Chiesa, dei discepoli del Signore e della dinamica del credere. La processione liturgica, parte integrante della celebrazione eucaristica con la sua indole penitenziale, rivela anche la contemporaneità del voto elevato alla Regina del monte di Oropa che la citta di Biella sciolse nel 1600. In ringraziamento per l’ottenuta protezione e salvezza da una crudele pestilenza che colpì persone e famiglie della nostra terra.

Quel votum venne ripetuto con sempre rinnovata freschezza di fede nei secoli, a noi è stato consegnato dalla viva tradizione del popolo cristiano mescolata con la storia della Municipalità cittadina. E i motivi per ripetere oggi questo gesto sono diversi, gravidi di speranza e di fiducia nella Madre di Dio, attestazione dell’affidamento alla sua potente intercessione presso il Dio trinitario.

Storia di un popolo credente e radici profonde di una devozione che il tempo, le vicissitudini secolari, l’aggressione delle ideologie non sono riusciti a soffocare; le forme e le prassi ecclesiali possono mutare, ma l’essenziale resta e va consegnato alle nuove generazioni. Come intenzione dominante della preghiera, la richiesta della pace per il mondo e per le nazioni sconvolte dalla guerra, dalla distruzione, dai lutti.

Alle parrocchie e alle persone del nostro territorio cittadino, la materna protezione della Madonna di Oropa riguarda la maturazione della fede, la vivacità pastorale, il cammino sinodale con i suoi intenti di conversione e rinnovamento, l’attenzione al bene comune e alle nuove povertà del nostro tempo. In questi anni indubbiamente si registra un calo numerico dei fedeli che partecipano all’evento; questo dato impone riflessione e rielaborazione, per ridare al gesto ecclesiale la sua vera dimensione. Salire ad Oropa per pregare, ringraziare, chiedere, per sostare in silenzio davanti all’Effige della Madre del Signore e della Chiesa è sempre un momento singolare, ogni volta nuovo, lascia sempre una traccia e un dono misteriosi. Significa scrivere qualche riga in più nella pagina mai compiuta della storia di devozione, di cui è ricca da secoli la nostra città e la nostra Chiesa diocesana.