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Nei primi mesi del 2022 sono diversi i Medici specialisti che hanno preso servizio all’Asl di Biella, assunti con contratto a tempo indeterminato (di cui un’assunzione con passaggio da contratto a tempo determinato a contratto a tempo indeterminato). Si tratta di professionisti provenienti sia dal Piemonte che da fuori regione.Sono sette le specialità cliniche interessate dall’arrivo dei nuovi specialisti: Ematologia, Ortopedia e Traumatologia, Anatomia Patologica, Psichiatria, Cure Palliative, Medicina e Chirurgia d’Urgenza e Accettazione (Pronto Soccorso) e Cardiologia.L’Azienda Sanitaria presenta pertanto i Medici che stanno proseguendo presso l’AslBi il proprio percorso professionale.EMATOLOGIA – dott. Francesco Vassallo: «Dedicandomi alla medicina spero di poter dare quanto ho ricevuto»Francesco Vassallo è arrivato a Biella dopo aver frequentato l’Ospedale Molinette durante gli anni della specializzazione in Ematologia ottenuta all’Università degli Studi di Torino. Una scelta, quella di dedicarsi al settore ematologico, dovuta alla propria esperienza di vita.«Da bambino ho avuto un grave problema di salute, per il quale ho dovuto subire alcune operazioni – racconta – Per questo mi sono sentito in debito con la vita, un debito che in qualche modo sentivo di voler estinguere. In questo modo, dedicandomi alla medicina, spero di poter dare quanto ho ricevuto».«Non avevo mai avuto modo di conoscere Biella, ma insieme alla mia compagna, che studia per diventare Medico di Medicina Generale, abbiamo deciso di trasferirci qui – dice ancora – Le mie prime settimane in quest’Ospedale sono state positive, la struttura è nuova e con la mia équipe mi trovo a mio agio. Il Biellese è immerso nella natura, con tante opportunità extra lavorative di tipo sportivo e non solo; nato e vissuto in una piccola realtà appena fuori Torino, non disdegno un ambiente meno caotico».ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA – dott. Marcello Dante: «Nelle nostra équipe stiamo crescendo come gruppo»Marcello Dante è uno dei giovani specialisti che negli ultimi mesi è andato a rinforzare l’équipe di Ortopedia e Traumatologia biellese. Originario di Rizziconi in provincia di Reggio Calabria, l’ortopedico si è laureato in Medicina e Chirurgia a Messina per poi ottenere la specializzazione all’Università degli Studi di Torino. Proprio durante gli ultimi anni di studi, a partire dal 2020, Dante (specializzato nella chirurgia del piede e della caviglia) ha avuto la possibilità di frequentare il reparto dell’AslBi diretto da Walter Daghino, per poi stabilirsi una volta completato il proprio percorso accademico.«A Biella ho conosciuto un gruppo che “funziona” e riesce a coprire tutte le sottospecialità del nostro campo – racconta – Ci sono diversi giovani colleghi coi quali stiamo crescendo insieme professionalmente e un direttore carismatico, un ambiente di lavoro in cui mi trovo a mio agio anche con i Medici di altre discipline. La struttura ospedaliera è sopra la media, così come il Blocco Operatorio». «In generale mi trovo bene nel Biellese, una realtà a misura d’uomo», aggiunge.ANATOMIA PATOLOGICA – dott.ssa Stefania Erra: «Sono a Biella alla ricerca di ulteriori possibilità di crescita professionale»Stefania Erra è originaria di Napoli, dove si è laureata Medicina e Chirurgia nel 1993 per poi specializzarsi in Anatomia Patologica e Citopatologia nel 1998 all’Università degli Studi Federico II. Docente presso l’Università del Piemonte Orientale per i corsi di Diagnostica Istopatologica e Biologia cellulare delle neoplasie e morfologia citoistopatologica, la specialista ripercorre il percorso che l’ha portata all’ASLBI: «Ho 23 anni di esperienza come anatomopatologa presso un’altra ASL piemontese, che ho lasciato alla ricerca di ulteriori possibilità di crescita professionale. Prima ancora ho lavorato all’ospedale di Desio».«Con il personale del Servizio e con la volontà condivisa della Direzione Generale sono convinta che potremo affrontare e risolvere le sfide del futuro per implementare la nostra attività – continua – In Ospedale a Biella ho trovato una struttura innovativa e in questo primo periodo sto affinando la collaborazione con i miei nuovi colleghi, provenendo io da un’altra esperienza, al fine di perfezionare l’organizzazione generale anche a beneficio dei pazienti».PSICHIATRIA – dott. Alex Cavallo: «Il legame tra attività ospedaliera e territoriale è uno dei punti di sviluppo della nostra professione»Nato a Moncalieri, Alex Cavallo ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Torino, città dove ha successivamente ottenuto anche la specializzazione in Psichiatria. «Durante gli studi di specializzazione ho trascorso un periodo a Ferrara e uno all’Azienda Ospedaliera Universitaria San Luigi Gonzaga di Orbassano, ma nel frattempo ho avuto modo di conoscere il Biellese per via della mia compagna, originaria proprio di qui», spiega.Cavallo si è quindi unito all’équipe della Psichiatria biellese diretta da Roberto Merli. «Nelle mie precedenti esperienze ho lavorato in maniera preponderante in un contesto ospedaliero, mentre ora sono maggiormente impegnato sul territorio – afferma – Questo significa interagire molto con altre figure professionali a supporto dello psichiatra, inoltre è maggiore il contatto anche con i pazienti, per esempio nel corso dei trattamenti. In questo modo è possibile seguire il paziente in tutta la sua storia. Proprio il legame tra attività ospedaliera e territoriale credo sia uno dei possibili punti di sviluppo della nostra professione».«Come aree di interesse personale ho avuto modo di approfondire in particolare gli ambiti dell’esordio psicotico e del disturbo bipolare – aggiunge – A Biella mi sono integrato velocemente nello staff, sia medico che infermieristico».CURE PALLIATIVE – dott.ssa Sara Torrente: «Vorrei contribuire a una sempre maggiore diffusione della conoscenza delle cure palliative nel fine vita»Laureata in Medicina e Chirurgia nel 2009 all'Università del Piemonte Orientale, Sara Torrente ha successivamente intrapreso la Scuola di Specializzazione in Radioterapia a Novara nel medesimo ateneo, terminando nel 2015, con l’interesse rivolto alla tecnologia da poter applicare nella cura della malattia oncologica.«Nel corso della specializzazione in Radioterapia è sempre cresciuto in me l'interesse verso le cure palliative, grazie anche alla stretta collaborazione che c'era tra i trattamenti radioterapici palliativi e le cure palliative vere e proprie – racconta – Grazie a questo, non appena specializzata, ho iniziato a lavorare in quest'ultimo settore nell’ambito delle Cure Palliative domiciliari dell'Asl di Novara». «Così è iniziata la mia avventura in cure palliative, che mi ha portato nel corso degli anni a partecipare a un master specifico all'Università degli Studi di Milano, ampliando le mie conoscenze e conoscendo i colleghi di Biella, dove nel 2017 ho svolto un periodo di stage. Così è iniziata la mia conoscenza dell'AslBi», aggiunge.Torrente quindi ripercorre i primi mesi di lavoro in Ospedale: «All’Asl biellese ho trovato un ambiente accogliente, un gruppo di colleghi di lavoro, medici e infermieri, molto affiatati e collaboranti con cui è stato molto semplice entrare subito in sintonia. Con queste prerogative mi aspetto per il futuro di poter crescere sempre di più dal punto di vista lavorativo e umano e, con quest'ottica, di poter contribuire a una sempre maggiore diffusione della conoscenza delle cure palliative nel fine vita, sia nelle patologie oncologiche ma soprattutto in quelle non oncologiche, ambito in cui ancora oggi non è scontato tale approccio».CURE PALLIATIVE – dott.ssa Natalia Nedicova: «È rimasto il bisogno di un rapporto diretto di vicinanza umana e terapeutica con il malato»Natalia Nedicova è nata a Minsk, in Bielorussia, dove ha cominciato gli studi in Medicina per poi proseguire all'Università degli Studi di Torino circa 25 anni fa, scegliendo di specializzarsi nelle cure palliative «perché nel mondo dominato dalla tecnologica, in campo medico è rimasto tanto bisogno di un rapporto diretto di vicinanza umana e terapeutica con il malato e la sua famiglia».Nedicova è attiva dal 2003 nel Biellese, dove ha collaborato con Lilt Biella e l’Hospice "L'Orsa Maggiore", di cui è stata medico responsabile.«Ho scelto di lavorare all'AslBi per continuare a occuparmi di cure palliative sia sul territorio che in Ospedale con il motto "Curare quando non si può guarire", integrando sempre di più l’attività con i colleghi Medici di Medicina Generale, oncologi, neurologi, nefrologi, cardiologi e internisti – afferma – L’Ospedale di Biella è moderno e confortevole per i pazienti e per noi operatori, dotato di mezzi moderni in un ambiente professionale e stimolante dal punto di vista scientifico».La specialista aggiunge che «negli anni le cure palliative sono in continua rapida evoluzione, anche come base legislativa, posta con la legge 38 del 2010, che garantisce l'accesso a questo percorso inserendolo anche nei Lea e includendo così anche i malati non più solo oncologici, ma anche con insufficienza d'organo in fase terminale. Altro passo importante è stata la legge del 2017 sulle Dat (Disposizioni anticipate di trattamento), il cosiddetto" testamento biologico", che accrescono l’autonomia decisionale al paziente».MEDICINA E CHIRURGIA D’URGENZA E ACCETTAZIONE (PRONTO SOCCORSO): dott.ssa Tania Pretato: «Lavorare all’Ospedale dell’ASLBI significa sentirsi a casa»Nata e cresciuta a Biella, Tania Pretato si è laureata in Medicina e Chirurgia nel 2009 presso l’Università del Piemonte Orientale a Novara per poi ottenere, sempre all’Upo, la specializzazione in Chirurgia Generale. Nel corso della sua carriera, Pretato aveva già prestato servizio all’Ospedale di Biella proprio in Medicina e Chirurgia d’Urgenza e, successivamente, all’Ospedale Maggiore della Carità di Novara.«Nella mia esperienza lavorativa mi sono inizialmente occupata di Chirurgia Generale e, negli ultimi quattro anni, di Senologia e Chirurgia Oncologica della mammella – racconta – Avevo già lavorato presso la Medicina e Chirurgia d’Urgenza biellese e ne ho sempre apprezzato l’organizzazione e la collaborazione tra i vari professionisti. Lavorare all’Ospedale dell’AslBi significa sentirsi a casa».CARDIOLOGIA: dott.ssa Fabiana Patti: «La cardiologia sta facendo passi da gigante e qui siamo al passo coi tempi»Fabiana Patti è entrata a far parte dell’équipe della Cardiologia di Biella decidendo così di trasferirsi in città. Proviene da Novara, dove si è laureata prima in Medicina e Chirurgia e poi in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale frequentando l’Ospedale Maggiore della Carità di Novara durante gli anni di specializzazione.«Le mie prime settimane di lavoro all’AslBi sono state impegnative ma stimolanti, ho trovato colleghi disponibili e in generale l’ambiente mi ha colpito favorevolmente – racconta – L’Ospedale è una struttura nuova, l’équipe è piuttosto giovane e a Biella mi sto trovando bene».Patti si concentra quindi sulla propria professione e sulle prospettive del settore della Cardiologia, dove la specialista è particolarmente incline agli aspetti clinici della disciplina: «Questa branca della medicina sta facendo passi gigante per quanto riguarda l’impiego di tecnologie all’avanguardia. Per noi cardiologi diventa fondamentale stare al passo coi tempi, nelle applicazioni dall’emodinamica all’elettrofisiologia, ma anche nella collaborazione multidisciplinare per esempio con chirurghi vascolari e ingegneri biomedici. Dal punto di vista della strumentazione la Cardiologia biellese è sicuramente in linea con gli standard attuali in tal senso».
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