È prossimo l'avvio di diversi lavori sulla rete stradale provinciale. Investimenti per quasi 1,8 milioni di euro

La Provincia di Biella, malgrado le difficoltà economiche che hanno colpito gli enti locali (tanto più in seguito alla pandemia), è riuscita a trovare le coperture finanziarie  per procedere all'avvio di diversi interventi sulla rete stradale provinciale, previsti dal Programma Triennale delle Opere Pubbliche.
Ben sette sono le opere di prossima realizzazione. Alcune di queste vedono la gara di affidamento dei lavori già ultimata e, in alcuni casi, è già avvenuta o sta per avvenire la sottoscrizione del contratto, a cui seguirà la consegna dei lavori e l'avvio del cantiere. Si tratta dei lavori di manutenzione straordinaria dei cavalcaferrovia lungo la linea ferroviaria Biella-Novara, del ripristino del corpo stradale lungo la strada provinciale 113 Trivero-Coggiola, di interventi lungo la strada provinciale 114 Portula-Pratrivero.
Per altre opere invece sono in corso le gare d'appalto. Si tratta del ripristino del corpo stradale lungo la strada provinciale 400 Ponderano-Zimone in comune di Cerrione, della manutenzione straordinaria di opere d'arte lungo la SP 144 di Oropa, di manutenzione delle barriere stradali lungo la strada provinciale 236 Crevacuore-Sostegno e di interventi di ripristino sulla strada provinciale 511 del Santuario di Graglia.
Si tratta nel complesso di interventi del valore di circa 1.775.000,00 euro.
«Poter finalmente avviare le procedure per effettuare i lavori previsti è un risultato importante» commenta il vice presidente della Provincia Emanuele Ramella Pralungo, «considerando che in alcuni casi c'è già stata l'aggiudicazione, alcuni lavori partiranno certamente in autunno. Per gli altri occorrerà valutare, al termine delle procedure di affidamento, se le condizioni climatiche dell'inverno consentiranno l'avvio immediato dei cantieri. Quel che è certo è che d'ora in avanti sarà finalmente possibile procedere alla realizzazione delle opere di manutenzione previste lungo le strade provinciali».

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