La richiesta di una mamma: Atap cambia gli orari dei bus

I ragazzi che frequentano il liceo del Cossatese a Mosso possono prendere subito l’autobus e non devono aspettare un’ora

Il primo giorno di scuola porta uno “sconto” significativo agli studenti pendolari del liceo del Cossatese e Vallestrona, che frequentano la sede staccata di Mosso. Atap ha modificato l’orario di partenza del bus da Borgosesia, giusto pochi minuti, per permettere agli alunni all’uscita da scuola di acchiappare subito la coincidenza verso Valle Mosso e poi per i paesi del Cossatese. Fino all’anno scorso tra l’ultima campanella e il primo bus c’era un intervallo di oltre un’ora. È stata la tenacia di una mamma del Consiglio d’istituto, Chiara Crestani, a tirare le fila di un’operazione non facile per il numero di “attori” in campo, e le conseguenze a cascata di ogni piccola modifica di orario dei servizi Atap. Una precisazione dovuta: Chiara ha figli a scuola a Mosso, che però non usufruiscono del servizio di trasporto. Racconta: «Con un pochino di buona volontà si possono ottenere grandi risultati che risolvono grossi problemi. Erano solo sette maledetti minuti, ma rappresentavano un enorme disagio per i nostri studenti del Liceo di Mosso. Pochi minuti che ogni anno fanno perdere iscrizioni a questa scuola».

Dei circa 120 iscritti, almeno 35, secondo un questionario, dovevano aspettare oltre un’ora la coincidenza per tornare a casa. Continua Chiara Crestani: «In molti sapevano della situazione e mai nessuno ha voluto prendersi davvero l’impegno di trovare una soluzione se non la dirigente ma senza esito purtroppo. Mi sono informata sugli orari dei vari pullman, li ho studiati, mi sono confrontata con alcuni autisti di mia conoscenza e con l’aiuto degli altri membri del Consiglio di Istituto abbiamo presentato ad Atap e all’ufficio Trasporti della Provincia di Biella una proposta alternativa valida e fattibile». Conclude Crestani: «È stato un lavoro di contatti durato mesi che ha richiesto tenacia e caparbietà ma il risultato sperato è arrivato. Le scuola montane devono essere tutelate, e io credo che servano anche queste attenzioni ai dettagli per far sì che ciò avvenga».

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