Lavori sul ponte della tangenziale: c'è chi spinge per la soluzione del guado

Gianluca Susta e Vittorio Barazzotto tornano alla carica sul problema dei lavori che imporranno una chiusura di almeno sei mesi del ponte della tangenziale di Biella. «Apprendiamo dalla stampa locale che a maggio dovrebbero iniziare i lavori per la sua messa in sicurezza» scrivono in una nota congiunta i due leader locali di Azione-Italia Viva. Come già precisato in precedenza apprezziamo l’intervento dell’Anas affinché non si ripetano disastri come quello del settembre 1993. Ci permettiamo, però, di dubitare che i tempi di ripristino della normale circolazione sul ponte della tangenziale vengano rispettati e, quindi, invitiamo tutte le autorità competenti ad affrontare il problema prendendo in considerazioni più soluzioni, sia per fronteggiare l’emergenza che per rendere più agevole l’accesso e l’uscita dalla città». I due ex sindaci citano l’analisi dei flussi di traffico da e per Biella che indicano come l’area urbana ospiti quotidianamente circa 100mila persone con relativo traffico veicolare. «Accanto alla costante manutenzione del ponte costruito nel 1968 e pressoché rifatto nel 1993 occorre, a nostro avviso, sia riprendere l’idea di ricostruire il “guado”, realizzato in tempi record (55 giorni) all’inizio del 1994 per unire le due sponde del Cervo dopo il crollo del settembre del ’93, sia studiare la fattibilità di un secondo ponte di attraversamento del Cervo, tra Chiavazza-Vigliano e Valdengo, che consenta di garantire un maggiore e migliore afflusso e deflusso di traffico tra le due sponde. Limitarsi a discutere se fare sensi unici o corsie uniche per il periodo interessato dai lavori di manutenzione straordinaria senza riflettere sul fatto che anche in condizioni normali, in certe ore della giornata, il flusso del traffico è assai rallentato dal congestionamento provocato dalle auto che transitano sul ponte, significa non rendersi conto che occorrono risposte più definitive rispetto alla semplice gestione dell’emergenza». Per questo motivo Susta e Barazzotto rinnovano la richiesta di un coordinamento tra i vari enti interessati «promosso dal prefetto di Biella d’intesa con il presidente della Provincia, per affrontare il problema con lo sguardo rivolto non solo, appunto, all’emergenza dettata dai lavori di manutenzione, ma a una soluzione più organica che abbia come attenzione principale l’afflusso e il deflusso del traffico da e per la città».

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