C’è anche la ferrovia che congiunge Biella a Santhià e a Novara tra quelle che il rapporto “Pendolaria 2023”, elaborato da Legambiente, definisce tra le 10 peggiori d’Italia. Lo studio pone in evidenza le numerose tratte (tra cui quella biellese) a binario unico, con treni con frequenze «a dir poco irrispettose dei cittadini; risorse economiche inadeguate a rendere più competitivo il mezzo pubblico su ferrovia rispetto a quello privato su strada; ritardi nella riattivazione di linee ferroviarie interrotte, sospese o abbandonate». Male anche, rispetto al resto d’Europa, le linee metropolitane e tranviarie in ambito urbano, con la tanto invocata transizione ecologica del settore dei trasporti nel nostro Paese che procede molto a rilento. A farne le spese sono soprattutto i pendolari, lavoratori e studenti, costretti a utilizzare il trasporto pubblico quotidianamente, tra ritardi e disservizi, a causa del fatto che nel decennio 2010-202 sono stati fatti più investimenti per il trasporto su gomma che sulle strade ferrate. Una situazione decisamente pericolosa per la salubrità dell’aria, oltre che disastrosa in termini di servizio all’utenza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA