Scoperta frode sanitaria. Denunciato il gestore di una struttura di recupero per patologie da dipendenza e alcuni funzionari Asl Vercelli

Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Biella ha svolto un’attività di indagine di Polizia Giudiziaria finalizzata alla verifica della corretta gestione di una struttura socio-sanitaria operante sul territorio biellese e facente capo ad una Cooperativa che gestisce diverse strutture situate in Piemonte e Lombardia. L’analisi della documentazione reperita presso oltre 50 Enti Pubblici, nonché l’acquisizione di informazioni testimoniali e le attività di riscontro hanno consentito di rilevare l’illecita gestione della struttura, destinata al recupero di soggetti affetti da dipendenze patologiche.
In una nota delle Fiamme Gialle si legge: «La struttura ispezionata non era autorizzata al funzionamento ed al suo interno, in promiscuità con gli adulti, venivano inseriti anche minorenni destinati ad altre strutture sanitarie con più elevati standard prestazionali. Inoltre, è emerso che la Cooperativa aveva locato una palazzina e diversi altri appartamenti nella Provincia di Biella dove erano inseriti, in sovrannumero, sia ospiti adulti che minorenni. A seguito di approfondimenti investigativi, è emerso che i minorenni, destinati a strutture recettive specificatamente previste e con personale sanitario in numero e tipologia adeguata, venivano dirottati dalle strutture lombarde, ormai sature, a quella biellese in coabitazione con gli adulti e senza ricevere le cure assistenziali previste dalla normativa regionale di riferimento. Tale situazione é stata taciuta agli Enti inseritori. A seguito di un’attenta e puntuale ricostruzione dei periodi di permanenza degli ospiti nella struttura, è emerso che in quella operante nel biellese sono stati inseriti mediamente 35 ospiti a fronte di una capienza massima autorizzata di 24 persone. Inoltre, a seguito del confronto tra la documentazione fiscale reperita e le posizioni contributive e assistenziali dichiarate dalla cooperativa, è stato rilevato il numero di persone impiegato all’interno della struttura, che è risultato essere, per l’intero arco temporale preso in esame in sottorganico di circa il 50% rispetto a quanto previsto dalla normativa di riferimento, permettendo agli autori di ottenere dei proventi illeciti per euro 2.246.655,00. Per tali condotte, sono stati segnalati all'autorità competente il rappresentante legale della Cooperativa per frode nelle pubbliche forniture e per truffa ai danni dello Stato in concorso con alcuni funzionari dell’Asl di Vercelli. In merito alle risultanze d’indagine è stata interessata la Corte dei Conti presso la Sezione Giurisdizionale di Torino per un presunto danno erariale quantificato in euro 2.246.655,00. L’attività posta in essere rientra nell’ambito delle funzioni di polizia economica e finanziaria tipiche della Guardia di Finanza, ed è costantemente rivolta al controllo ed alla verifica della spesa pubblica, intervenendo a tutela dell’erario, prevenendo e/o rilevando condotte fraudolente che sottraggono importanti risorse economiche allo Stato, soprattutto in ambiti di particolare sensibilità come quello sanitario».

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