Economia & Società / Biella
Domenica 13 Ottobre 2024
Le imprese di trasporto: «Mancano gli autisti»
La situazione . Sono 140 le attività presenti nel Biellese. «Tra meno di dieci anni il comparto non sarà più in grado di far fronte alle richieste»
Mancano gli autisti da mettere alla guida di un Tir. Secondo un recente studio condotto dalla Cgia di Mestre, in Italia sono circa 22mila i camionisti che non si trovano sul mercato del lavoro. Negli ultimi 10 anni le imprese di autotrasporto hanno registrato una flessione di 21.248 unità: erano 101.935 nel 2013 e nel 2023 sono scese a 80.687.
Nella classifica regionale il Piemonte si posiziona al quinto posto con una diminuzione di 2.907 unità. Infatti, in Piemonte il numero delle imprese dell’autotrasporto alla fine del 2013 erano 7.024 unità, alla fine del 2023 se ne contano 4.927 (-29,85 per cento), percentuale superiore alla media nazionale (-20,84).
Secondo l’ultimo dato fornito dalla Cgia di Mestre la realtà dove si registra il maggior numero di imprese del settore autotrasporto era Roma con 6.199 ditte, seguono Napoli con 4.502, Milano con 4.000, Torino con 2.962. A livello provinciale Cuneo ne conta 1112, Novara 376, Asti 357, Vercelli 190, Biella e Verbania 140.
Commenta Giovanni Rosso, presidente autotrasporto Confartigianato Imprese Piemonte: «Le imprese del settore sono state penalizzate dalle diverse crisi economiche che si sono succedute e da una situazione di perenni rincari che hanno colpito duramente il comparto, generando un ridimensionamento del volume d’affari. Una categoria, quella degli autotrasportatori, che come più volte evidenziato si è trova spesso in enorme difficoltà. L’ipotesi, poi, di rialzo delle accise sul gasolio, previsto dal Piano strutturale di bilancio presentato dal governo potrebbe rappresentare un’ulteriore mazzata per il comparto già a rischio estinzione. Inoltre, molti camionisti a breve andranno in pensione e, nel settore, il ricambio generazionale viene attivato solo in minima parte. Se non ci sarà un’inversione di tendenza» conclude «tra meno di dieci anni il comparto non sarà più in grado di far fronte a tutte le richieste di trasporto merci richieste dai committenti».
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