Primary nursing, da Imola in visita all’ospedale

Biella è stata una delle prime realtà a introdurre questo modello assistenziale in Italia

Lunedì una delegazione di 10 professionisti dell’Ausl di Imola si è recata in vista all’ospedale di Biella per conoscere il funzionamento del modello assistenziale Primary Nursing e per confrontarsi in proposito con l’équipe biellese. Il “Primary Nursing” è un modello assistenziale che si fonda sulla centralità di ciascun paziente preso in carico e seguito da un infermiere di riferimento, responsabile della sua assistenza per tutta la durata della degenza. A introdurre il metodo, tra i primi in Italia, era stata la direzione delle Professioni Sanitarie dell’Asl Biella, diretta da Antonella Croso con il contributo della Fondazione CrB.

Hanno accolto lo staff dell’Ausl di Imola, proprio la direttrice delle Professioni Sanitarie Antonella Croso; Claudia Gatta, responsabile infermieristica del dipartimento chirurgico, che ha contribuito all’avvio del progetto nell’Asl; Roberta Gallo, referente aziendale Primary Nursing; Gabriella Pacella, professionista delle Professioni Sanitarie. L’équipe proveniente da Imola era composta dai coordinatori della direzione assistenziale aziendale, dai coordinatori delle Unità operative e dello staff della Formazione.

Ha spiegato Orietta Valentini, responsabile della formazione Ausl Imola: «Conoscevamo già il Primary Nursing e abbiamo saputo che l’Asl di Biella è stata una delle prime in Italia ad adottare questo metodo. Abbiamo quindi pensato di fare visita all’ospedale di Biella per capire se poteva fare anche al caso nostro. La carenza di infermieri è un problema che notiamo anche a Imola e pensiamo sia necessario cambiare l’organizzazione per aumentare l’attrattività per la professione e fermare il turnover. Il metodo Primary può essere una delle possibilità utili a migliorare la situazione».

Si tratta di un modo di fare assistenza basato sulla figura dell’infermiere di riferimento che garantisce il percorso del paziente e favorisce il raggiungimento di risultati di qualità conseguente allo sviluppo delle competenze professionali: Ha aggiunto Stefania Bandini, responsabile Ricerca e Valutazione dell’Ausl Imola: «Ci sembrava importante conoscere chi utilizza questo metodo e per questo siamo venuti a Biella. Il Primary ci sembrava più complicato da implementare rispetto a quello che si è dimostrato una volta conosciuta da vicino la realtà che già lo utilizza. Speriamo che con questo cambiamento di metodo si attiri nuovamente l’attenzione verso la professione infermieristica».

Antonella Croso ha infine commento: «L’esperienza dell’Asl di Biella è al servizio di tutte le diverse realtà interessate. Ogni visita da parte di colleghi e professionisti che appartengono ad altre aziende sanitarie costituiscono una testimonianza del lavoro svolto, che ora sta producendo risultati concreti ed è motivo di soddisfazione».

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