Diritto allo studio per alunni con patologie croniche: progetto dell’Asl di Biella premiato dalla Fnopi
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All’Asl di Biella è stato assegnato un significativo riconoscimento nell’ambito della seconda tappa del Congresso Nazionale itinerante 2021 della Fnopi (Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche).L’iniziativa, incominciata nel mese di maggio e in programma fino al prossimo dicembre, nei giorni scorsi è stata ospitata dalla sede di Novara dell’Università del Piemonte Orientale, scelta come riferimento per l’area piemontese e valdostana, nella zona Nord Ovest dell’Italia. Durante l’incontro sono state premiate le buone pratiche infermieristiche dell’area e tra queste un progetto attuato nel biellese con l’impiego di infermieri dell’Asl. A ritirare il premio per l’Azienda la dottoressa Antonella Croso, Direttore della Struttura Complessa Direzione delle Professioni Sanitarie, e il dottor Sergio Grubich, Responsabile Infermieristico di Distretto, che hanno ricevuto l’attestato da Barbara Mangiacavalli, presidente Fnopi.“Nelle scuole del biellese una nuova realtà di care management infermieristico per alunni con patologie croniche”: questo il titolo col quale è stato presentato il progetto biellese durante l’incontro di Novara. Il piano, attivato ormai alcuni anni fa sul territorio, è basato su sinergie istituzionali per garantire il diritto allo studio degli alunni affetti da patologie croniche che comportano bisogni speciali di salute in orario scolastico/formativo; percorso attuato tramite la firma di un protocollo d’intesa che ha visto coinvolti anche la Regione Piemonte e l’Ufficio Scolastico Regionale.La figura principale del progetto è l’infermiere care manager, che nella fase iniziale si occupa dei contatti con l’istituto scolastico che ha segnalato il singolo caso, con la famiglia dell’alunno e con il pediatra di riferimento. Successivamente l’infermiere care manager e l’Infermiere di Famiglia e Comunità (IFeC) programmano e organizzano corsi di formazione ad hoc per il personale scolastico di riferimento, sulla patologia e sui bisogni specifici di ogni singolo alunno, coinvolgendo inoltre i familiari e gli infermieri primary nurse che seguiranno poi l’alunno, il pediatra e gli eventuali esperti su tematiche clinico-assistenziali.Questa esperienza si è consolidata nel tempo tra scuole, Distretti Sanitari e famiglie, per un’inclusione scolastica attraverso un processo che prevede, da un lato, la “trasformazione” delle scuole per renderle ambienti idonei all’accesso di tutti i ragazzi a prescindere dalle condizioni di salute e/o disabilità e, dall’altro, una nuova competenza sanitaria in capo ai Distretti con la funzione del care management infermieristico e IFeC come snodo determinante per l’innesco di tale processo.Nella tappa di Novara sono state premiate altre cinque iniziative nell’area Piemonte-Valle d’Aosta.
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