Medici di base: fino a 1.800 mutuati in caso di necessità

Barbara Bragante: «L’accordo dà la possibilità di aprire un ambulatorio in più o aumentare la capienza nelle aree carenti»

C’è un nuovo accordo regionale integrativo, su base volontaria, per i medici di medicina generale. Dal 27 maggio, nelle aree di maggiore criticità, i medici che offrono la disponibilità possono aprire un nuovo ambulatorio o in alternativa aumentare il numero di mutuati da 1.500 a 1.800.

Lo spiega anche la Dgr 31-8647 della Regione. All’articolo 11, in particolare, si sottolinea: «L’incarico di ruolo unico di assistenza primaria viene conferito con un massimale di 1.500 assistiti. Il medico può autolimitare il proprio massimale fino all’ottimale previsto (1.200 assistiti in tutti gli ambiti della Regione), facendone richiesta all’Asl». Ma al punti 3 viene evidenziato come «il medico ha facoltà di accettare la proposta di estendere il proprio massimale fino a 1.800 scelte su proposta dell’Asl per garantire l’assistenza in aree o situazioni disagiate e in caso di carenza assistenziale».

Le parole di Barbara Bragante

Barbara Bragante, direttrice del Distretto dell’Asl, aggiunge: «Questa intesa rappresenta un’importante tutela della medicina di prossimità. L’obiettivo dell’accordo integrativo è proprio quello di garantire l’assistenza completa in tutte le zone carenti o scoperte». Attualmente nel Biellese i medici di medicina generale sono 98 mentre i pediatri di libera scelta 12.

L’accordo ha già consentito di risolvere alcune situazioni. La prima si è verificata nel Basso Biellese, in particolare nei comuni di Cavaglià, Viverone e Roppolo. L’ultimo professionista entrato in servizio ha aperto un ambulatorio a Sandigliano e Borriana, una distanza ritenuta eccessiva soprattutto per anziani e soggetti fragili che hanno difficoltà a spostarsi. Spiega Bragante: «Abbiamo cercato di capire se qualche medico, nella zona compresa tra Candelo e Viverone, fosse stato disponibile ad aprire un ambulatorio. Non abbiamo ricevuto risposte positive, così abbiamo chiesto se qualcuno fosse stato disponibile ad avere 1.800 mutuati invece che 1.500. E per fortuna alcuni hanno accettato, tamponando così l’emergenza».

La zona in assoluto di maggiore difficoltà al momento è quella di Valdilana. «Dificoltà che però si è ridotta notevolmente» puntualizza Bragante «grazie all’arrivo di Giulia Mazzon, medico che ha in carico 1.200 assistiti. A Valdilana abbiamo mantenuto un servizio Ucat (acronimo di Unità di coordinamento dell’assistenza territoriale, un team multidisciplinare formato da medici di medicina generale, pediatri e medici di continuità assistenziale), per potenziare gli accessi in quelle aree del comune di Valdilana che erano rimaste ancora scoperte, come Ponzone e Mosso».

Un terzo ambito di criticità era quello di Occhieppo Superiore. Spiega sempre Bragante: «Per tamponare l’emergenza avevamo inizialmente chiesto a Gianna Riccardi, che ha compiuto 70 anni, di fermarsi fino a 72. Nel frattempo, abbiamo chiesto ai medici Silvia Robiolio e Lorenzo Monsini che avevano aperto un ambulatorio a Pollone, se potessero aprirne uno anche a Occhieppo. Hanno risposto in modo affermativo. Così quando il loro ambulatorio verrà aperto dopo l’estate, la dottoressa Riccardi potrà finalmente e giustamente andare in pensione».

Le parole di Sergio Di Bella

Il segretario provinciale dei medici di medicina generale Sergio Di Bella conferma le parole di Bragante: «È un accordo che può dare una grande mano per ridurre le emergenze. Prima di prendere una decisione nelle zone dove c’è stata la richiesta di aumentare la capienza dei medici, è opportuno discuterne nel comitato aziendale composto dall’Asl e dai rappresentanti dei medici di medicina generale. A giugno ci siamo riuniti, per esempio, per discutere della situazione nel Basso Biellese e siamo intervenuti. Parlando in generale, l’area con la maggiore carenza rimane Valdilana, dove ci sono 400 persone senza medico. Bisogna però dire che la copertura dei medici di base nel Biellese non è mai stata così alta negli ultimi anni come adesso, e con questo nuovo accordo contiamo di risolvere ulteriori problematiche e cercare di arrivare a una situazione ottimale».

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